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UN LAVORO IN TEAM PER CONTINUARE A GIOCARE

COS E’ LA PUBALGIA ?

La pubalgia rappresenta una delle situazione cliniche piu’ comuni nel calcio, con una percentuale compresa tra il 4-19% delle lesioni totali in un stagione e con un incidenza maggiore nel calcio maschile(12,8%) rispetto al calcio femminile(6,9%)1.
Groin pain è il termine anglosassone utilizzato per indicare questa problematica, che si manifesta con dolore nella ragione inguinale, portando spesso i giocatori a vedere le loro performance nettamente influenzate, o nel peggiore dei casi, a dover sospendere l’attività sportiva.

DA COSA E’ DOVUTA?

Nonostante sia una situazione molto diffusa è difficile stabilire una causa comune della pubalgia. A seguito di un congresso tra i principali ricercatori ed esperti internazionali a Doha nel 2014, sono state individuate 5 tipologie di groin pain:

  1. Pubalgia legata agli aduttori
    quando si manifesta dolore alla palpazione e ai test di forza dei muscoli aduttori
  2. Pubalgia legata al muscolo Ileopsoas

    dolore alla palpazione del muscolo ileopsoas e quando il dolore si manifesta di piu’ con la flessione dell’anca o con uno stretching dei flessori

  3. Pubalgia inguinale

    quando il dolore viene riportato a seguito della palpazione inguinale e viene aggravato dai test di forza della muscolatura addominale e con dei colpi di tosse/starnuti

  4. Pubalgia da dolore pubico
    quando il dolore è riportato alla palpazione dell’osso pubico
  5. Pubalgia da problematica articolari dell’anca

    quando il dolore è dovuto ad una malformazione Cam o Pincer dell’anca che non permette all’articolazione di muoversi correttamente. Tipicamente il terapista valuta una marcata diminuzione della mobilità dell’articolazione tra femore e bacino.

COME VALUTARE LA PUBALGIA?

Il primo passo per impostare una corretta diagnosi e riabilitazione, è quello di affidarsi allo staff medico della squadra.
Il fisioterapista sportivo è il primo professionista alla quale molti atleti riescono ad avere accesso per una prima valutazione e per iniziare a capire quale delle precedenti situazioni citate possa essere la causa dei dolori riportati dal giocatore.

Il fisioterapista potrà infatti valutare la mobilità articolare, la presenza di rigidità muscolari degli aduttori e dello psoas, valutare la forza muscolare e raccogliere piu’ informazioni possibili sulla storia dell’infortunio (come è avvenuto, eventuali infortuni precedenti, posizione in campo, stile di gioco ecc…)

Il medico dello sport è la figura principale che guida il processo diagnostico e riabilitativo.
La figura del medico specializzato nello sport puo’ prescrivere l’utilizzo di immagini diagnostiche per analizzare in profondità il quadro clinico e stabilire quale sia la struttura responsabile del dolore del paziente.
Le possibili immagini diagnostiche a disposizioni del medico sono:

  • RADIOGRAFIA= per valutare possibili edemi ossei, malformazioni della componente articolare del femore o del bacino, o problematiche articolari a livello della sinfisi pubica
  • ECOGRAFIA= è l’indagine diagnostica di primo livello per valutare possibile lesioni muscolari a livello degli aduttori e ileopsoas
  • RISONANZA MAGNETICA= qualora radiografia o ecografia non abbiamo rilevato o, non siano in grado di evidenziare in maniera completa la lesione, la risonanza(MRI) permette di valutare in profondità i tessuti molli( muscoli e tendini) per avere un indagine diagnostica completa e dettagliata.

FATTORI DI RISCHIO PER LA PUBALGIA

Per fattori di rischio intendiamo tutti quegli elementi che possono aumentare il rischio di sviluppare un determinato infortunio. Questi si dividono in fattori di rischio:

  • Interni= propri del giocatore e non modificabili, come ad esempio l’età, il sesso, gli infortuni precedenti.
  • Esterni= non dipendenti dal giocatore in sé, inteso come persona, ma da una serie di elementi che possono essere controllati, sia dal giocatore stesso che dallo staff tecnico e medico. Tra questi fattori di rischio troviamo ad esempio: Ruolo, Allenamenti (numero, intensità e recupero) e materiale (tipologia di scarpe, terreno di gioco etc).

    Considerando i fattori di rischio in generale, e non solo per la pubalgia nello specifico, il piu’ grande fattore di rischio è aver avuto lo stesso infortunio precedentemente2, quindi un giocatore che ha giá sofferto di groin pain, sarà piú incline a manifestare nuovamente la stessa sintomatologia.
    Tra i fattori intrinseci specifici nella pubalgia e nello specifico del quadro clinico derivante dai problemi articolari all’anca, troviamo le alterazione morfologiche di femore o bacino, presenti dalla nascita. Queste due situazioni vengono definite Cam e Pincer.

Ulteriori elementi identificabili come fattori di rischio, sono:

  • Mancanza di controllo dei carichi di allenamento3
  • Scarsa applicazione di lavori di prevenzione e rinforzo

    L’importanza di avere uno staff di fisioterapisti e preparatori atletici specializzati è fondamentale per un primo approccio nella valutazione del quadro clinico. Qualora dovessi iniziare ad avere sintomi è importante richiedere subito una prima valutazione in modo tale da modificare, anche solo parzialmente, i carichi di allenamento e gestire un programma di lavoro personalizzato.

    Da SMARTherapy, centro di fisioterapia e riabilitazione specialistica a Lugano, troverai l’equipaggiamento e il personale adeguato per valutare e trattare la tua pubalgia.
    In casi piu’ complessi l’approccio piu’ indicato rimane quello di riferirsi a un medico sportivo o specialista ortopedico.

  1. 1)  Thorborg K, Branci S, Nielsen MP, et al. Br J Sports Med Published on December 1, 2016
  2. 2)  Weir A, Brukner P, Delahunt E, et al. Br J Sports Med 2015;49: 768–774.
  3. 3)  Coles PA. Br J Sports Med Published Online First March 25, 2017